Enna
Enna (Castruggiuvanni in siciliano) è un comune italiano di 26 755 abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale omonimo in Sicilia.
Fu denominata Castrogiovanni fino al 1927, anno in cui riprese l’antico nome di Enna. È nota per essere il capoluogo di provincia più alto d’Italia, per via dell’altitudine del centro abitato che si attesta a 931 m presso il Municipio, raggiunge i 992 m al Castello di Lombardia.
La città è stata definita Urbs Inexpugnabilis dai romani per la sua imprendibilità, Ombelico di Sicilia per la sua centralità geografica rispetto all’Isola, e Belvedere di Sicilia per le vedute panoramiche che da qui si hanno nelle varie direzioni.
Nei tre millenni precedenti è stata roccaforte quasi inespugnabile di sicani, greci, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e aragonesi. I suoi principali monumenti storici il castello, la Rocca di Cerere ed il duomo.
Maria Santissima della Visitazione
l’antica tradizione del 2 luglio, “Maria SS. della Visitazione”, nel 1412, sostituì il culto pagano di Cerere Dea delle messi e protettrice di Enna. Il Duomo di Enna, cattedrale di enorme valenza artistica, è stato eretto in onore della Madonna della Visitazione patrona della città tra il 1400 e il 1500. Il 2 luglio per la città di Enna è un giorno festoso, in questa data si riversano in città migliaia di fedeli e di turisti che affollano le vie principali del centro storico per assistere alla processione della statua della Madonna ricoperta interamente di ori e pietre preziose facenti parte del tesoro del Duomo custodito presso il Museo Alessi di Enna.Nel corso delle celebrazioni, il fercolo viene portato a spalla da oltre cento uomini scalzi, noti come gli “ignudi”.La processione parte dal Duomo, che si trova nella parte orientale della città, e si svolge alla volta della Chiesa di Montesalvo, che si trova dalla parte opposta. Durante il faticoso percorso la processione fa tappa in numerose piazze, dove vengono esplose salve di cannone, le cosiddette “sarbiate”, che sono offerte dalla cittadinanza. All’arrivo a Montesalvo dall’omonima chiesa escono correndo le statue di san Zaccaria e di santa Elisabetta, che vanno incontro alla Madonna. Subito si sparano fragorosi colpi di cannone, e subito dopo l’entrata in chiesa del fercolo partono i fuochi d’artificio in una suggestiva cornice.
Settimana Santa
La Settimana Santa ad Enna è senza dubbio uno dei momenti più suggestivi per visitare la città, i riti che vengono celebrati risalgono al periodo della dominazione spagnola tra il XV-XVII sec. d.C. I n quel periodo le Confraternite, che già esistevano come corporazioni di arti e mestieri, vennero autorizzate a costituirsi liberamente come organizzazioni religiose per promuovere il culto ricevendo dai sovrani privilegi e norme precise. I loro ruoli nella vita sociale della città erano di primo piano: sostentamento dei poveri, assistenza agli ammalati, ai condannati a morte e molti altri ancora. Oggi tali realtà sono ben diverse; delle 34 esistenti nel 1740 ne sopravvivono solo 15 che si occupano di animare la Settimana Santa e contribuiscono a solennizzare attivamente gli eventi religiosi più significativi della città. I riti della Settimana Santa ad Enna hanno inizio la mattina della Domenica delle Palme Nel pomeriggio della stessa giornata iniziano invece le processioni delle confraternite, ognuna delle quali, nel giorno e nell’ora prestabilita, partendo in processione dalla chiesa di appartenenza si reca al Duomo per l’adorazione solenne della Eucaristia. Da questo rituale, deriva il nome “Ura” che gli ennesi danno alle confraternite.Il momento culminante delle celebrazioni pasquali si ha nella giornata del Venerdì Santo; Già dal primo pomeriggio il traffico cittadino si ferma completamente. Verso le 17 le Confraternite, partite in processione dalle proprie chiese, giungono al Duomo e lì incominciano a comporsi tutte assieme per la processione che evoca il corteo funebre di Cristo. I confrati incappucciati che, in rigoroso ordine prestabilito ed in assoluto silenzio, precedono le “Vare” del Cristo morto e della Madonna Addolorata. I riti della Settimana Santa, proseguono la Domenica di Pasqua con la cerimonia detta “a Paci”, quando, tra due ali di folla, e un festoso suono di campane, nella piazza adiacente al Duomo, le statue del Cristo risorto e della Madonna si incontrano e trionfalmente vengono portate all’interno della chiesa, dove rimangono esposte alla venerazione dei fedeli per una settimana. La domenica successiva alla Pasqua, detta domenica in Albis, si da vita alla tradizionale ed ultima cerimonia, detta “la Spartenza”, in cui le Confraternite ritornano in possesso dei rispettivi Fercoli (del Figlio risorto e della Madre) e li riconducono nelle chiese di appartenenza, a simboleggiare il necessario distacco per la conclusione terrena della missione di Cristo che ritorna al Padre.